Ebbene sì, ho pubblicato un
e-book di racconti natalizi, e allora? C'è qualche problema? Come dite?
Non ci poteva essere banalità più grande? Avete ragione!
E ora che ho appagato il vostro ego dandovi ragione, smettetela di fare le pigne in culo e leggetevelo, finché siete ancora sotto l'influsso dello Spirito Natalizio.
Mi rendo perfettamente conto di non offrirvi racconti di alta qualità, lo so. Ma non me ne fate una colpa, perché è una scelta. Continuo a considerare gli
e.book come la peste del Terzo Millennio, e ormai si sa, di peste non si muore, però è sempre un tantino fastidiosa. Per questo utilizzerò questo strumento per veicolare qualcosa che è più vicino al
divertissement letterario, che alla letteratura.
“Intrattenimento”, dovrebbe essere la parola chiave.
I racconti che seguono, rigorosamente a tema, ruotano attorno alla mia concezione del Natale, che valica il credo religioso e/o consumistico. L'idea è che in questi giorni sia attivo uno Spirito, non importa se buono o cattivo, e non importa se natalizio. Voglio dire... non si va al lavoro, si mangia più dolci, vi fanno dei regali, alla TV fanno un sacco di cartoni animati e intorno a voi è pieno di luci colorate. Beh... mi sembrano motivi più che sufficienti per festeggiare, senza sprecare l'anima in ulteriori, inutili considerazioni.
Ecco perché è piuttosto difficile, per chiunque tenda a esprimere sé stesso in una qualche forma artistica, non inciampare prima o poi nello Spirito Natalizio. Gli archetipi legati a queste festività sono ormai talmente conosciuti e accettati, che quasi ci dimentichiamo la loro appartenenza al Fantastico. Così, se da un lato è difficile raccontarvi qualcosa di originale, cosa che non farò, dall'altro è fin troppo facile giocare sugli elementi comuni al nostro vivere natalizio.
Metà dei racconti potreste averli già letti, essendo già stati pubblicati sul web, l'altra metà non credo, vuoi perché sono rimasti ad ammuffire nel mio
hard disk, vuoi perché li ho scritti per l'occasione. Tutti, in ogni caso, hanno subito qualche piccola modifica o l'inserimento di qualche “omaggio nascosto”. In fondo questo rimane un regalo per gli amici del
blogghe, e mi sembrava giusto salutarli, in qualche modo.
Spero di strapparvi almeno un sorriso. Se è così fatemelo sapere, che lo strapperete a me.
Buona lettura.
[dall'Introduzione dell'Autore]